Cassazione penale Sez. II sentenza n. 56680 del 19 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:56680PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni dell'INPS si configura quando l'agente, attraverso artifici e raggiri consistenti nella fittizia rappresentazione di un rapporto lavorativo, induce in errore l'ente previdenziale e si fa indebitamente corrispondere prestazioni assistenziali. Tale condotta, pur potendo astrattamente integrare anche il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p., è correttamente sussunta nella fattispecie di cui all'art. 640-bis c.p. in quanto la presentazione di documenti falsi o attestanti cose non vere costituisce uno degli artifici e raggiri idonei a integrare gli elementi costitutivi della truffa aggravata. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi del reato, deve esaminare il contesto in cui la condotta si è realizzata e il quadro normativo di riferimento, al fine di accertare se la stessa abbia effettivamente indotto in errore il soggetto passivo e determinato un ingiusto profitto a danno dell'ente previdenziale. La mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche è adeguatamente motivata ove il giudice dia conto di aver valutato la gravità del fatto e gli altri criteri di cui all'art. 133 c.p., senza necessità di una analitica esposizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/05/2016 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI PISA FABIO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ANIELLO ROBERTO che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente alle attenuanti generiche; inammissibilita' nel resto.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

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