Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6283 del 8 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:6283PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi criminosi, purché tali condotte, per le loro connotazioni, siano in grado di attestare, al di là di ogni ragionevole dubbio e secondo massime di comune esperienza, un ruolo specifico della persona, funzionale all'associazione e alle sue dinamiche operative e di crescita criminale, e risultino compiute con l'immanente coscienza e volontà dell'autore di fare parte dell'organizzazione. L'associazione di cui all'art. 74 cit. si caratterizza per una minima organizzazione, essendo sufficiente un'organizzazione agile e meno strutturata rispetto all'ipotesi base di cui all'art. 416 c.p., senza necessità di una rigida struttura gerarchica, purché vi sia un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, con il contributo dei singoli associati. Pertanto, la prova della stabile adesione dell'indagato ad un siffatto sodalizio non può fondarsi sulla mera riconduzione di singole condotte di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ad un "contesto organizzato e permanente", ma richiede una motivazione adeguata che si confronti con le specifiche censure difensive, dimostrando il ruolo effettivo dell'indagato nell'associazione e la sua consapevole partecipazione alle dinamiche operative della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/07/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Emanuela Gai;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Romano Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18/07/201…

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