Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22059 del 1 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:22059PEN

Massima

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Il dolo eventuale è configurabile nell'omicidio stradale quando l'imputato, pur non avendo voluto direttamente la morte della vittima, ha comunque accettato il rischio di cagionarla attraverso una condotta di guida spericolata e ad elevata velocità, in presenza di circostanze che denotano una volontà omicidiaria, quali minacce di morte rivolte alla vittima, appostamento in attesa della stessa e violenza dell'impatto. In tali casi, la morte della vittima, pur non essendo l'evento voluto in via diretta, è comunque riconducibile alla volontà dell'imputato, che ha coscientemente e volontariamente posto in essere una condotta idonea a cagionarla. Pertanto, il reato contestato deve essere qualificato come omicidio volontario, con esclusione di ipotesi di minore gravità come l'omicidio preterintenzionale o la morte come conseguenza di altro delitto, in quanto l'evento morte, pur non essendo l'obiettivo primario dell'agente, rientra comunque nella sua accettazione del rischio. Inoltre, la mancata concessione dell'attenuante della provocazione è giustificata dall'assenza di un fatto ingiusto altrui idoneo a provocare uno stato d'ira nell'imputato, essendo i motivi di gelosia di quest'ultimo del tutto infondati. Infine, la riduzione della pena operata in applicazione delle circostanze attenuanti generiche, pur contenuta, risulta adeguatamente motivata in relazione alla gravità oggettiva e soggettiva del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GU. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 39/2009 CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA, del 25/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

udito il difensore a…

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