Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza n. 556 del 2023

ECLI:IT:TARUMB:2023:556SENT

Massima

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Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile, realizzato senza il previo ottenimento dei necessari titoli abilitativi, costituisce un abuso edilizio che legittima l'Amministrazione competente ad adottare un provvedimento di ripristino dello stato dei luoghi, ordinando la demolizione delle opere abusive e la rimessione in pristino della situazione originaria. Tale provvedimento non può essere considerato illegittimo per carenza di istruttoria o difetto di motivazione qualora l'Amministrazione, anche a distanza di tempo dal primo accertamento, accerti la perdurante difformità dell'immobile rispetto al titolo edilizio originariamente rilasciato, sulla base di un nuovo sopralluogo che evidenzi l'utilizzo dei locali per finalità residenziali anziché produttive. L'eventuale rimozione di alcune opere abusive, come la copertura di un portico, non esclude la permanenza di elementi strutturali che denotano il mutamento della destinazione d'uso, rendendo irrilevante la giustificazione addotta dal privato in ordine a temporanee esigenze di guardiania. Inoltre, la previsione nel provvedimento di acquisizione dell'immobile al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione non ha carattere provvedimentale e non determina una lesione attuale e diretta della sfera giuridica del destinatario, risultando pertanto inammissibile l'impugnazione di tale profilo.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/10/2023

N. 00556/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00577/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 577 del 2021, proposto da Casagrande Francesco S.n.c. di Casagrande Francesco & C., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Cristiana Nardelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Gubbio, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Claudio Rosimini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

previa sospensione cautelare,

- dell’ordinanza n. 116 del 4.05.2021 del Comune di Gubbio, notificata il 8.06.2021, con…

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