Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24104 del 16 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24104PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. si configura quando un soggetto, consapevole del vincolo associativo e del metodo mafioso, prende parte ad un'organizzazione criminale che si avvale della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e omertà che ne deriva, per il perseguimento di scopi illeciti quali il controllo delle attività economiche, l'acquisizione di appalti e servizi pubblici, il condizionamento delle amministrazioni pubbliche e l'affermazione del controllo egemonico sul territorio. La valutazione degli elementi probatori, come le intercettazioni telefoniche e ambientali, spetta al giudice di merito, il quale deve motivare in modo logico e coerente il proprio convincimento, senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale apprezzamento se non in caso di manifesta illogicità o contraddittorietà. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente rivalutare elementi probatori già esaminati in un diverso procedimento, qualora il nuovo compendio investigativo consenta una diversa chiave di lettura degli stessi. La presunzione di pericolosità prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. non può essere superata per il solo fatto che in un diverso procedimento penale sia stata applicata una misura cautelare meno afflittiva, attesa l'autonomia delle vicende processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. LU. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 4257/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 03/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. SALVI Giovanni il quale richiede il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. CESDRA Antonietta la quale chiede l'accoglimento del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

D'. Lu. , tramite il difensore, ricorre pe…

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