Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27128 del 22 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27128PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravato dal metodo mafioso e dall'agevolazione mafiosa, commesso con violenza da più persone riunite, integra una fattispecie di particolare gravità che giustifica la presunzione di adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere, superabile solo in presenza di elementi specifici che dimostrino l'idoneità di altre misure a fronteggiare le esigenze cautelari. La valutazione del giudice della cautela, in presenza di una sentenza di condanna, deve mantenersi nell'ambito della ricostruzione operata dal giudice di merito, senza poter riesaminare gli elementi costitutivi del reato. Ai fini della sussistenza del pericolo di reiterazione del reato, è sufficiente una prognosi sulla possibilità di condotte reiterative, desunta dalle modalità realizzative della condotta, dalla personalità dell'imputato e dal contesto socio-ambientale, senza necessità di accertare l'esistenza di immediate opportunità di ricaduta. La motivazione sulla scelta della misura cautelare più grave deve essere logica e immune da vizi, senza che sia necessaria un'analitica confutazione di tutti gli elementi dedotti dalla difesa a sostegno della revoca o sostituzione della misura, essendo sufficiente una valutazione complessiva che dia conto della prevalenza degli elementi a sostegno della permanenza della custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO G. - Presidente

Dott. VERGA G. - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO D. - Consigliere

Dott. CERSOSIMO E. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 21/12/2022 del TRIBUNALE DI MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GIORGIO Lidia, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore avv. (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento dei…

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