Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2336 del 20 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:2336PEN

Massima

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L'applicazione provvisoria di una misura di sicurezza, quale il ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, richiede l'accertamento della persistente pericolosità sociale del soggetto, sulla base di gravi indizi di colpevolezza per la commissione di un reato, nonché della sussistenza di una condizione di infermità mentale che renda probabile il compimento di nuovi fatti previsti dalla legge come reato. Tale valutazione deve essere effettuata in modo organico e complessivo, sulla scorta di elementi rappresentativi di una vera e propria situazione patologica, ovvero di una condizione di deficienza psichica che incida significativamente sulle facoltà intellettive e volitive del soggetto, limitandone la capacità di autodeterminazione e di critica. Non sono invece sufficienti, a tal fine, meri elementi di impulsività, ansia o di pregressi ricoveri, in assenza di una compiuta valutazione peritale delle condizioni di salute mentale dell'indagato. La motivazione del provvedimento che dispone la misura di sicurezza provvisoria deve pertanto dare conto in modo esauriente e congruo della sussistenza di tali presupposti, non potendosi ritenere adeguata la mera indicazione di una relazione psichiatrica risalente nel tempo, senza un'approfondita analisi delle condizioni psichiche attuali del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 325/2015 TRIB. LIBERTA' di GENOVA, del 09/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. PINELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' od in subordine per il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'indagato, avv.to (OMISSIS), che ha concluso riportandosi al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribun…

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