Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12206 del 15 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12206PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale, nell'esercizio delle proprie funzioni, gode di una particolare tutela penale avverso condotte di resistenza e oltraggio, le quali integrano reati autonomi e distinti rispetto a eventuali lesioni personali che possano derivarne. Pertanto, la condanna per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale può essere confermata anche in assenza di una contestuale condanna per lesioni, qualora la motivazione della sentenza dia conto in modo logico e coerente della sussistenza degli elementi costitutivi di tali reati, sulla base di una valutazione complessiva e contestualizzata degli elementi probatori acquisiti, senza che assumano rilievo decisivo eventuali incongruenze o contraddizioni di dettaglio nelle dichiarazioni testimoniali. L'esclusione della particolare tenuità del fatto, ai fini della non punibilità, può essere adeguatamente motivata valorizzando aspetti quali la pervicacia, la protrazione temporale e l'ingravescenza della condotta, a prescindere dall'incensuratezza dell'imputato, atteso che tale requisito rappresenta solo una delle condizioni legali per l'applicazione dell'istituto, dovendosi prioritariamente valutare le modalità della condotta e l'esiguità del danno. Parimenti, il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente fondato sugli stessi elementi posti a base dell'esclusione della particolare tenuità, senza che ciò integri una motivazione meramente apparente, atteso che tali aspetti possono rilevare ai fini di entrambe le valutazioni, in quanto espressivi di un medesimo giudizio di disvalore sulla condotta. Infine, l'errore nella rideterminazione della pena, a seguito dell'assoluzione da uno dei reati contestati, comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza limitatamente a tale profilo, al fine di procedere alla corretta quantificazione della pena finale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/01/2019 della Corte di appello di Lecce;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento della sentenza senza rinvio, per prescrizione;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'annullamento della sentenza senza rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. La Cor…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.