Cassazione penale Sez. V sentenza n. 54498 del 5 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54498PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico per induzione, realizzato mediante la produzione di documenti falsi e la costituzione in atto di una persona diversa dall'avente diritto, integra una condotta penalmente rilevante, in quanto lede la fede pubblica e la genuinità dell'atto notarile, principi fondamentali dell'ordinamento giuridico. Il notaio, quale pubblico ufficiale, ha il dovere di accertare l'identità delle parti e la veridicità dei documenti prodotti, al fine di garantire la correttezza e la legalità degli atti da lui rogati. Pertanto, chiunque induca fraudolentemente il notaio in errore, mediante l'utilizzo di documenti falsi o l'impersonificazione di soggetti diversi dai reali titolari, commette il reato di falso in atto pubblico, a prescindere dal successivo utilizzo o meno dell'atto medesimo. Tale condotta, infatti, compromette irrimediabilmente l'affidamento che i cittadini ripongono nell'attività notarile, quale garante della certezza e della legalità degli atti giuridici. La tutela della fede pubblica e dell'integrità degli atti pubblici rappresenta, pertanto, un principio di ordine pubblico, la cui violazione è sanzionata penalmente al fine di preservare la correttezza e la trasparenza delle relazioni giuridiche all'interno della società.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Maria Rosaria - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2017 della Corte d'Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandrina Tudino;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Di Leo Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITE…

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