Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37597 del 2 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:37597PEN

Massima

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Il delitto di partecipazione all'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. non si connota per la mera adesione ideale all'organizzazione criminale, ma postula un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo attivo e funzionale, in esecuzione del quale il concorrente si mette a disposizione dell'associazione in vista del perseguimento degli scopi criminali oggetto del programma associativo. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, è necessario che l'intraneo svolga un ruolo dinamico e funzionale all'interno dell'organizzazione, desumibile da indicatori fattuali che dimostrino il suo coinvolgimento concreto e la sua disponibilità a operare per il conseguimento degli obiettivi illeciti della consorteria. In particolare, la partecipazione può essere desunta da elementi quali: dichiarazioni di collaboratori di giustizia che ne attestino l'appartenenza alla compagine criminale; intercettazioni che evidenzino il suo coinvolgimento in attività tipicamente mafiose, come il condizionamento degli appalti pubblici, il danneggiamento di beni di altri affiliati per riaffermare la propria posizione all'interno della cosca, nonché la sua attiva partecipazione alle dinamiche interne dell'organizzazione. Tali comportamenti, connotati da modalità intimidatorie e violente, sono sintomatici della stabile adesione del soggetto alla consorteria, dimostrando il suo ruolo attivo e funzionale al perseguimento degli scopi criminosi comuni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Mauro - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/12/2017 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BASSI Alessandra;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
uditi i difensori, avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'accoglimento del…

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