La destinazione urbanistica di un'area a "verde pubblico - verde urbano" costituisce un vincolo di natura conformativa, e non un vincolo preordinato all'espropriazione, soggetto a decadenza quinquennale ai sensi dell'art. 2 della legge n. 1187 del 1968. Tale destinazione, infatti, non comporta uno svuotamento incisivo del contenuto del diritto di proprietà, in quanto consente la realizzazione di opere e strutture intese all'effettivo godimento del verde, anche su iniziativa del privato proprietario, attraverso l'approvazione di un piano particolareggiato o di un progetto planovolumetrico. Pertanto, la destinazione urbanistica a "verde pubblico - verde urbano" non è soggetta a decadenza per decorso del termine quinquennale dall'approvazione del piano regolatore generale, né impone all'amministrazione l'obbligo di procedere a una nuova tipizzazione delle aree. Inoltre, il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dall'art. 51, lett. f), della legge regionale n. 56 del 1980 per le aree comprese nella fascia costiera entro i 300 metri dal demanio marittimo, non è suscettibile di sanatoria ai sensi dell'art. 33 della legge n. 47 del 1985, in quanto tale divieto di edificazione rappresenta un vincolo legale di inedificabilità assoluta, non derogabile nemmeno attraverso la formazione di varianti urbanistiche finalizzate al recupero degli insediamenti abusivi.