Il condannato per reati sessuali, tra cui l'art. 609-bis c.p., può accedere ai benefici penitenziari della detenzione domiciliare ordinaria o speciale, anche in assenza di collaborazione con la giustizia, solo previo espletamento dell'osservazione scientifica della personalità condotta collegialmente per almeno un anno, in quanto tale valutazione costituisce l'unico strumento idoneo a superare la presunzione di pericolosità sociale connessa a tali tipologie di delitti. La mancata effettuazione di tale osservazione, prescritta dalla legge in modo inderogabile, comporta l'inammissibilità delle relative istanze, a prescindere dalla condanna per uno dei reati di cui all'art. 4-bis dell'Ordinamento Penitenziario, la cui illegittimità costituzionale è stata circoscritta dalla Corte Costituzionale. Infatti, la Consulta ha escluso l'illegittimità costituzionale dell'art. 4-bis solo nella parte in cui non consentiva l'accesso ai benefici penitenziari volti alla tutela della genitorialità, senza però incidere sulla necessità dell'osservazione scientifica per i condannati per reati sessuali, presupposto indefettibile per la concessione di tali misure alternative. Pertanto, il giudizio favorevole alla concessione dei benefici in favore di tali condannati deve essere espresso esclusivamente sulla base dell'esito di tale valutazione, non essendo ammessi equipollenti o surrogati, in quanto solo tale procedimento consente di superare la presunzione di pericolosità sociale prevista per determinate categorie di delitti.