Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 923 del 2014

ECLI:IT:TARVEN:2014:923SENT

Massima

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Il provvedimento di rinnovo della concessione di occupazione del suolo pubblico, emanato in ottemperanza all'ordinanza cautelare del giudice amministrativo, determina il venir meno del carattere abusivo delle opere contestate e, conseguentemente, il difetto di interesse alla decisione del ricorso, rendendo priva di qualsiasi residua utilità giuridica, ancorché meramente strumentale o morale, una pronuncia sulla legittimità del diniego di rinnovo e del successivo provvedimento di demolizione. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, con compensazione delle spese e degli onorari di giudizio, in considerazione del mutamento della situazione di fatto e di diritto dedotta in sede di ricorso.

Sentenza completa

N. 00737/2013
REG.RIC.

N. 00923/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00737/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 737 del 2013, proposto da:
Renata Scalzotto, rappresentato e difeso dagli avv. Monica Battaglia, Vincenzo Salerno, con domicilio presso la Segreteria di questo Tribunale ai sensi dell’art. 25 del Codice del Processo Amministrativo;

contro

Comune di Lonigo, rappresentato e difeso dall'Avv. Gianluca Ghirigatto, con domicilio eletto presso l’Avv. Enrico Tonolo in Venezia, San Polo, 135;

nei confronti di

Katia Bertoldo, Marco Puccetti, parti non costituite in giudizio.

per l'annullamento,

dell'ordinanza 11/3/2013 n. 19/2013, prot. n. 4809/2013 a firma del Respon…

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