La confisca di prevenzione può essere disposta sui beni di un soggetto qualificato come socialmente pericoloso ai sensi del Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 1, lettera b), ossia "coloro che per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose". Tale misura di prevenzione patrimoniale trova applicazione quando siano soddisfatti i seguenti requisiti: 1) il soggetto deve avere commesso abitualmente delitti, in un significativo arco temporale, che abbiano effettivamente generato profitti in suo capo; 2) tali delitti devono costituire, o aver costituito in una determinata epoca, l'unica, o quantomeno una rilevante, fonte di reddito per il medesimo; 3) deve sussistere una sperequazione tra il valore dei beni posseduti e i redditi dichiarati o l'attività economica svolta. In presenza di tali condizioni, la confisca può essere legittimamente disposta sull'intero patrimonio del proposto, anche qualora vi sia un apporto di componenti lecite, in quanto l'eventuale consolidamento e l'espansione della sistematica e reiterata attività di riciclaggio e di reimpiego di preponderanti capitali illeciti determina un'inestricabile commistione e contaminazione tra la quota lecita e quella illecita, tale da non consentirne più la scindibilità. Il rapporto di parentela, convivenza o comunque di stretto legame tra il proposto e i terzi intestatari dei beni costituisce un rilevante indice di fatto della fittizia intestazione, in assenza di elementi contrari che dimostrino la legittima provenienza dei beni in capo ai terzi. Inoltre, la sproporzione tra i beni posseduti e le attività economiche del familiare o del terzo intestatario non può essere giustificata adducendo proventi da evasione fiscale, in quanto ciò renderebbe inoperanti le presunzioni di interposizione fondate sulla comunanza di interessi patrimoniali e di redditi nell'ambito dell'unità familiare. Infine, la declaratoria di nullità dell'intestazione fittizia prevista dal Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 26, comma 1, non è pregiudiziale ai fini della validità della confisca, ma costituisce un obbligo conseguenziale all'accertamento della fittiziità, la cui inosservanza non integra vizi rilevanti, bensì un'omissione rimediabile.