Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19700 del 17 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:19700PEN

Massima

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Il giudice di appello può legittimamente negare il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, anche in presenza della concessione della sospensione condizionale della pena e del riconoscimento delle attenuanti generiche, quando, sulla base di una valutazione complessiva della gravità delle condotte e degli altri elementi indicati dall'art. 133 c.p., ritenga che l'imputato non sia meritevole di ulteriori benefici. Tale diniego può essere implicitamente desunto dalla motivazione sulla dosimetria della pena, senza che sia necessaria una specifica e analitica argomentazione sul punto, specie ove la richiesta del beneficio risulti generica e priva di elementi fattuali idonei a giustificarne l'accoglimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CURAMI ((omissis)) - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Relatore

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
To.Fa., nato a A il (omissis);
avverso la sentenza del 15/11/2022 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EVA TOSCANI;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria d'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. To.Fa. ricorre per cassazione avverso la sentenza indicata in preambolo, con la quale la Corte di appello di Ancona ha confermato la pronuncia di condanna emessa in primo grado, in ordine al reato di cui…

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