La scadenza di un piano per l'edilizia residenziale pubblica (PEEP) preclude la sostituzione delle relative prescrizioni con norme favorevoli all'urbanizzazione privata, in quanto ciò comporterebbe una dequotazione dell'investimento pubblico effettuato e una commistione tra tipologie di pianificazione non ammessa dalla normativa vigente. Pertanto, la variante urbanistica approvata dal Comune per completare l'urbanizzazione delle costruzioni realizzate in regime di edilizia residenziale pubblica e alienare gli appartamenti agli assegnatari, pur presentandosi formalmente come una variante al PEEP ai sensi dell'art. 13 della legge regionale ligure n. 24/1987, risulta in realtà strettamente connessa all'approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC), di cui costituisce una componente. Di conseguenza, l'interesse del ricorrente a ottenere l'annullamento di tale variante non può essere valutato autonomamente, ma deve essere esaminato nell'ambito della parallela impugnazione del PUC, in quanto la soluzione delle questioni sollevate dal ricorso è rinviata alla cognizione di tale giudizio. Pertanto, in assenza di un interesse diretto e attuale del ricorrente all'annullamento della variante al PEEP, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile.