Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32900 del 6 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32900PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p. si configura quando l'agente, per effetto di una condotta abituale caratterizzata da vessazioni fisiche e morali, cagiona nella persona offesa sofferenze fisiche e psichiche tali da determinare un perdurante stato di soggezione e di alterazione delle normali condizioni di vita. La credibilità soggettiva della persona offesa e l'attendibilità intrinseca del suo racconto, corroborato da elementi di riscontro esterni, costituiscono presupposti essenziali per la configurazione del reato, a prescindere da eventuali dichiarazioni contraddittorie dell'imputato o di terzi testimoni. L'abitualità delle condotte, elemento costitutivo del reato, può essere desunta anche dalla continuità temporale degli episodi di maltrattamento, a prescindere dalla loro frequenza. La pena irrogata, se inferiore al minimo edittale vigente all'epoca dei fatti, deve essere commisurata ai limiti sanzionatori più rigorosi introdotti da successive modifiche normative, qualora il reato risulti consumato in data successiva all'entrata in vigore della nuova disciplina.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Messina del 17/2/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PATERNO' RADDUSA Benedetto;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di Messina ha conferm…

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