Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 159 del 2012

ECLI:IT:TARRC:2012:159SENT

Massima

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La decadenza della concessione edilizia per mancata ultimazione dei lavori nel termine previsto dalla legge, pur avendo carattere oggettivo in quanto presuppone il mero decorso del tempo, salvo i casi di sospensione o proroga, deve essere necessariamente dichiarata dall'amministrazione competente. In assenza di tale dichiarazione, la concessione edilizia originariamente rilasciata conserva la sua efficacia, rendendo illegittimo il successivo provvedimento sanzionatorio di demolizione delle opere realizzate, ancorché in un momento successivo al termine di validità della concessione stessa. Il mancato accertamento formale della decadenza della concessione edilizia da parte dell'amministrazione comporta, pertanto, la perdurante efficacia del titolo edilizio originariamente rilasciato e l'illegittimità del provvedimento di demolizione adottato sulla base della presunta decadenza non dichiarata. Tale principio si fonda sulla necessità di tutelare l'affidamento del privato nella permanenza degli effetti del provvedimento autorizzatorio, in assenza di una formale declaratoria di decadenza da parte dell'autorità competente, anche quando il termine di ultimazione dei lavori sia decorso. Ciò al fine di evitare che il mero decorso del tempo possa determinare, in modo automatico, la cessazione degli effetti del titolo edilizio, con conseguente pregiudizio per il destinatario che abbia comunque realizzato, seppur in un momento successivo, le opere autorizzate. La giurisprudenza amministrativa è consolidata nell'affermare che la decadenza della concessione edilizia, pur avendo carattere oggettivo, debba essere necessariamente dichiarata dall'amministrazione, in modo da garantire la certezza dei rapporti giuridici e la tutela dell'affidamento del privato nella permanenza degli effetti del provvedimento autorizzatorio originariamente rilasciato.

Sentenza completa

N. 00239/1996
REG.RIC.

N. 00159/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00239/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 239 del 1996, proposto da:
Bellafine Lucrezia, vedova di Imbalzano Lorenzo, e Caccamo Orsola, vedova di Imbalzano Giuseppe, rappresentate e difese dall'avv. Alberto Panuccio, con domicilio eletto presso lo studio di questi in Reggio Calabria, via P. Foti, 1;

contro

Comune di Reggio Calabria, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Mario De Tommasi, con domicilio eletto presso lo studio di questi in Reggio Calabria, via Castello, 1;

per l'annullamento

dell’ordinanza del Sindaco di Reggio Calabria n. 414-93 del 27 novembr…

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