Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23684 del 16 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23684PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di chi, attraverso minacce e pressioni, costringe la persona offesa a rimettere la querela sporta nei confronti di terzi, integra il reato di tentata violenza privata, anche qualora non sia possibile accertare con esattezza il momento in cui le minacce siano state proferite, essendo sufficiente la dimostrazione della pressione complessivamente esercitata sull'offeso fino all'ottenimento del risultato perseguito. Inoltre, la mera approssimazione nella indicazione della data del fatto da parte della persona offesa non è idonea a far ritenere integrata l'ipotesi del reato impossibile, atteso che tale imprecisione può essere ricondotta a un difetto di memoria su un elemento non essenziale. Infine, la particolare tenuità del fatto non può essere riconosciuta quando le condotte minacciose, anche se non tutte pienamente accertate, si inseriscono in un contesto complessivo di pressione e costrizione sulla vittima, tale da escludere l'applicabilità della causa di non punibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/10/2019 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LOCATELLI GIUSEPPE che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 1 ottobre 2019, la Co…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.