Il vincolo di inedificabilità assoluta nella fascia dei 150 metri dalla battigia, previsto dall'art. 15 della legge regionale n. 78/1976, comporta il diniego della concessione in sanatoria per i fabbricati realizzati dopo l'entrata in vigore di tale normativa, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge, come le opere iniziate prima dell'entrata in vigore della medesima legge e le cui strutture essenziali siano state portate a compimento entro il 31 dicembre 1976. L'onere di dimostrare che l'immobile rientra in tali ipotesi di deroga grava sul privato e non sull'amministrazione, la quale è tenuta a negare la sanatoria qualora tale prova non sia fornita. Inoltre, la circostanza che il fabbricato abusivo ricada in un'area fortemente urbanizzata o sia servito da una strada che lo separa dal mare non costituisce di per sé ragione di illegittimità del provvedimento di diniego, non rientrando tali situazioni nell'ambito dei casi di deroga al vincolo di inedificabilità assoluta tassativamente previsti dalla legge. Infine, la mancanza del preavviso di rigetto o della comunicazione di avvio del procedimento non incide sulla legittimità del provvedimento di diniego, trattandosi di un provvedimento vincolato.