Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12800 del 5 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12800PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la possibilità di applicare una sanzione sostitutiva della pena detentiva breve, deve motivare adeguatamente la sua decisione, tenendo in considerazione i criteri indicati nell'art. 133 c.p., tra cui le condizioni di vita individuale, familiare e sociale dell'imputato, nonché le modalità del fatto e la sua personalità, al fine di valutare la prevedibilità di una futura recidiva. Non può, invece, addossare all'imputato l'onere di provare il futuro rispetto delle prescrizioni inerenti alla sanzione sostitutiva, in quanto tale onere non è previsto dalla legge. La valutazione del giudice di merito in ordine all'applicazione delle sanzioni sostitutive deve essere sorretta da una congrua e adeguata motivazione, che dia conto dell'esame di tutti gli elementi rilevanti ai fini della decisione, senza limitarsi a considerazioni generiche o prive di un effettivo riscontro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. SCARLINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/01/2020 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le richieste del difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO …

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