Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27766 del 16 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27766PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di ingiuria sussiste quando le espressioni utilizzate, valutate nel loro contesto complessivo e in relazione alle peculiarità dei soggetti coinvolti, risultano idonee a ledere il decoro e la reputazione della persona offesa, anche se l'offesa è stata pronunciata in modo inelegante o con un linguaggio comune. Ai fini dell'accertamento della lesione del bene giuridico tutelato, occorre fare riferimento non solo alle parole utilizzate, ma anche alla personalità dell'offeso e dell'offensore, nonché al contesto storico in cui le espressioni sono state pronunciate. La valutazione complessiva della frase, considerando l'intera espressione usata dall'imputato e il pregresso rapporto conflittuale tra le parti, può dunque condurre a ritenere sussistente il reato di ingiuria, anche quando le singole parole utilizzate abbiano perso, nell'uso comune, il loro significato originariamente dispregiativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) AR. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1/2007 TRIBUNALE di SAVONA, del 27/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Martusciello Vittorio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. Krogh Massimo, in sost.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.