Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10551 del 13 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10551PEN

Massima

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Il delitto di ricettazione richiede il conseguimento, in qualsivoglia modo, del possesso della cosa proveniente da delitto, non essendo sufficiente la mera presenza del soggetto a bordo del veicolo di illecita provenienza in qualità di trasportato. Pertanto, ai fini dell'affermazione della responsabilità per ricettazione, è necessario che la sentenza dia conto in modo congruo e logico dei profili partecipativi del soggetto alla già avvenuta consumazione del delitto presupposto, non potendosi desumere l'elemento materiale e soggettivo del reato dalla sola presenza del soggetto a bordo del veicolo. Inoltre, il dolo del reato di ricettazione non può essere desunto in via automatica dalla mancanza di una attendibile giustificazione circa la provenienza della res, essendo necessario che il presupposto materiale del possesso del bene sia previamente accertato in modo certo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PELLEGRINO Andrea - Presidente

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), di fiducia;
avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo in data 29/6/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
preso atto che il procedimento viene trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, convertito nella L. 18 dicembre 2020, n. 176, (cosi' come modificato per il termine di vigenza del Decreto Legge 30 dicembre 2021…

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