Il possesso dei requisiti di legge per l'esercizio del commercio ambulante su aree pubbliche non comporta automaticamente il diritto al rilascio dell'autorizzazione, essendo necessario il rispetto delle procedure e dei criteri stabiliti dalla normativa regionale, tra cui l'emanazione di un avviso pubblico da parte del Comune per l'individuazione del numero di autorizzazioni rilasciabili e la formazione di una graduatoria sulla base dell'ordine cronologico di presentazione delle domande. Il silenzio-assenso non può formarsi in assenza di tali presupposti, essendo l'istituto applicabile solo quando sussistano tutte le condizioni per l'accoglimento della domanda. Inoltre, il diniego di concessione di un posteggio su area pubblica per l'esercizio del commercio in sede fissa, essendo un atto endoprocedimentale privo di autonoma lesività, non è autonomamente impugnabile, ma solo nell'ambito dell'impugnazione del provvedimento finale di diniego. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a valutare la legittimità complessiva dell'azione amministrativa, verificando il rispetto delle norme procedimentali e dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui agli artt. 3, 4, 41 e 97 della Costituzione.