Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51999 del 6 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51999PEN

Massima

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Il dolo della ricettazione può essere integrato anche dal dolo eventuale, configurabile quando l'agente si rappresenti la concreta possibilità della provenienza delittuosa della cosa e accetti il relativo rischio. La consapevolezza della provenienza illecita del bene ricettato può essere desunta da qualsiasi elemento, anche indiretto, come il comportamento dell'imputato che dimostri la volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Inoltre, la mancata o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta è rivelatrice di tale volontà di occultamento. Pertanto, il giudizio di non attendibilità della versione difensiva, fondato sulla valutazione del contenuto delle dichiarazioni dell'imputato ritenute "paradossali" in relazione alle modalità di possesso dei beni, si sottrae a possibili censure di legittimità. Infine, il fatto che i beni siano stati rinvenuti nell'esercizio commerciale dell'imputato non esclude la configurabilità dell'elemento soggettivo, in quanto il loro occultamento in luoghi diversi dall'attività lavorativa è compatibile con un intento di successiva rivendita a terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 257/2014 Corte di Appello di CALTANISSETTA, del 17/03/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/11/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI ARIOLLI;
Udito Procuratore Generale in persona del Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 17/3/2015, la Corte di appello di Caltanissetta confermava la sent…

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