Il decreto di esproprio, anche se emanato oltre il termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità, è comunque idoneo a degradare la posizione giuridica del destinatario, producendo il trasferimento della proprietà del bene, purché non sia stato tempestivamente impugnato. Pertanto, in presenza di un decreto di esproprio divenuto inoppugnabile, è preclusa la domanda risarcitoria per equivalente, essendo ammissibile solo la richiesta di determinazione dell'indennità di esproprio. Inoltre, il termine quinquennale di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità, di cui all'art. 13, comma 4, del d.P.R. n. 327/2001, si applica anche in assenza di una diversa previsione nel provvedimento di approvazione del progetto definitivo, con la conseguenza che il decreto di esproprio emanato entro tale termine deve ritenersi tempestivo. Pertanto, l'impugnativa degli atti pregressi del procedimento espropriativo, proposta dopo l'emanazione del decreto di esproprio divenuto inoppugnabile, risulta priva di interesse.