Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 8096 del 20 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8096PEN

Massima

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Il concorso nel tentato furto pluriaggravato di beni custoditi all'interno di un'autovettura parcheggiata in area non custodita integra la responsabilità penale dell'imputato, nonostante l'assenza di elementi di prova diretti, qualora vi siano circostanze indiziali che dimostrino la sua partecipazione al fatto, come il tentativo di dileguarsi e l'essere stato sorpreso in prossimità del luogo del reato. L'aggravante della esposizione alla pubblica fede sussiste quando il parcheggio in cui è avvenuto il tentativo di furto non risulti custodito né vi sia prova di una stabile vigilanza, essendo sufficiente che l'autovettura fosse accessibile al pubblico. La motivazione della sentenza di condanna, che abbia correttamente valutato tali elementi, non è censurabile in sede di legittimità, in assenza di specifiche carenze argomentative o illogicità della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 6089/2015 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 22/03/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/12/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MENICHETTI CARLA;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa ZACCO Franca, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che si riporta ai motivi.
RITENUTO IN F…

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