Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11050 del 1 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11050PEN

Massima

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Il concorso materiale tra il reato di falso in atto pubblico e quello di truffa è configurabile quando la falsificazione costituisce artificio per commettere la truffa, in quanto non ricorre l'ipotesi del reato complesso per la cui configurabilità non è sufficiente che le particolari modalità di realizzazione in concreto del fatto tipico determinino una occasionale convergenza di più norme e, quindi, un concorso di reati, ma è necessario che sia la legge a prevedere un reato come elemento costitutivo o circostanza aggravante di un altro. Pertanto, il giudice di merito può ritenere sussistente il concorso materiale tra i due reati quando l'imputato, oltre alla sostituzione di persona, abbia posto in essere ulteriori artifici e raggiri, come la pubblicazione di una proposta di locazione su un sito internet specializzato e la predisposizione di un contratto di locazione che la persona offesa è stata indotta a sottoscrivere, consegnando una somma di denaro a titolo di caparra. La valutazione della credibilità della persona offesa e della plausibilità del suo comportamento rientra nell'ambito del libero convincimento del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione congrua e logica, anche in presenza di una doppia conforme.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/05/2018 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti g:i atti, i: provv2dimeato impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANTOVANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CARDIA DELIA che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE di APPELLO di ANCONA, con sentenza in data 21/05/2018- dep. 17/08/2018, confermava la sentenza con la quale il 30/0…

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