ECLI:IT:CASS:2002:36299PEN
IN FATTO E IN DIRITTO
Il GIP, presso il tribunale di Bari, con ordinanza in data 12.6.2002, applicava la misura cautelare in carcere nei confronti di De G. A., indagato per partecipazione ad associazione mafiosa (capo A) e il tribunale di Bari, in sede di riesame, con il provvedimento del 5.7.2002, confermava la misura.
Ricorre per cassazione il difensore dell'indagato, prospettando due motivi di annullamento.
Con il primo, deduce la violazione dell'art. 292.2, lett. c) c.p.p., avendo omesso di indicare gli elementi di fatto che giustificavano la misura e i motivi per i quali essi acquistavano rilevanza. Infatti, nell'ordinanza cautelare il De G. veniva nominato solamente nel capo di imputazione, mentre il riferimento al delitto contestatogli era riassunto in sole quattro righe, dalle quali si apprendeva che la moglie del T., dopo avere appreso la notizia di una riunione, aveva mandato il nipote (l'indagato) da M. M. per conoscere il contenuto della riu…
Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.