Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la vicenda relativa all'annullamento di una gara di appalto per l'affidamento di servizi socio-assistenziali, educativi, riabilitativi, infermieristici, diurni e notturni presso un istituto medico-psico-pedagogico e una casa di riposo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il risarcimento del danno per equivalente monetario, nelle forme dell'art. 2056 c.c. per quanto attiene alle conseguenze patrimoniali dell'illecito aquiliano ex art. 2043 c.c., rientra nella giurisdizione piena del giudice amministrativo, ai sensi dell'art. 7 della legge n. 1034/1971, come sostituito dall'art. 35 del D.Lgs. n. 80/1998 e dall'art. 7 della legge n. 205/2000. 2. La presenza dell'elemento soggettivo del dolo o della colpa, necessario ai fini della configurabilità della responsabilità extracontrattuale della Pubblica Amministrazione ai sensi dell'art. 2043 c.c., è pacifica quando i provvedimenti annullati presentano numerose e concorrenti violazioni di legge. 3. L'offerta di "risarcimento in forma specifica" effettuata dall'amministrazione resistente, consistente nell'assegnazione di un nuovo contratto di servizi analoghi a quelli oggetto della gara illegittimamente annullata, non può essere imposta al ricorrente, in quanto non si tratta dello stesso servizio per il quale la ricorrente aveva concorso e il servizio si era già esaurito da anni. 4. Il risarcimento del danno deve essere limitato ai danni derivanti dalla mancata aggiudicazione della gara di appalto illegittimamente annullata, e deve essere quantificato: a) nella misura del 10% della base d'asta, come ribassata dall'offerta della ricorrente, a titolo di lucro cessante; b) nell'8% della base d'asta, come ribassata dall'offerta della ricorrente, a titolo di risarcimento della perdita di chance relativa alla possibilità di rinnovo del contratto; c) nel 5% della base d'asta, come ribassata dall'offerta della ricorrente, a titolo di danno curriculare. 5. Il debito di valore derivante dal risarcimento del danno spetta alla ricorrente rivalutato monetariamente dal giorno in cui doveva avere inizio il servizio, oltre agli interessi legali dalla data di pubblicazione della sentenza fino al soddisfo effettivo.