Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 10669 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:10669SENB

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, afferma il principio secondo cui il venir meno dell'interesse del ricorrente, manifestato anche con espressa dichiarazione in sede di trattazione, comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, senza che il giudice debba entrare nel merito della controversia. Ciò in quanto l'interesse del ricorrente costituisce un presupposto processuale essenziale per la decisione del giudice amministrativo, il quale non può pronunciarsi su una domanda giudiziale priva di tale interesse, venuto meno per fatti sopravvenuti. Il giudice, pertanto, nel prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza esaminare nel merito le questioni dedotte, in ossequio al principio di economia processuale e di concentrazione del processo. Inoltre, il Tribunale, nel compensare le spese di giudizio tra le parti e porre a carico del ricorrente le sole spese per la verificazione disposta, afferma il principio secondo cui, in caso di declaratoria di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, le spese di giudizio possono essere equamente compensate, mentre le spese per eventuali attività istruttorie disposte dal giudice devono essere poste a carico della parte che ha determinato l'insorgere di tali costi processuali.

Sentenza completa

N. 07612/2014
REG.RIC.

N. 10669/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07612/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 7612 del 2014, proposto da:
Vittorio GUARRIELLO, rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via V. Cardarelli, 9;

contro

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis));

per l'annullamento

- del provvedimento in data 22.05.2014 di non idoneità del ricorrente in sede di visita me…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.