Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24960 del 21 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:24960PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: La motivazione della sentenza di merito, se congrua, logica e specifica nell'esame delle risultanze probatorie, non è censurabile in sede di legittimità, in quanto il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di merito, salvo i casi di palese travisamento o illogicità manifesta. Il sindacato del giudice di legittimità è pertanto limitato al controllo della logicità e congruità della motivazione, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di merito, il quale gode di un ampio potere discrezionale nell'apprezzamento delle prove. Pertanto, il ricorso per cassazione fondato su una mera diversa lettura delle risultanze probatorie, in assenza di vizi logici o di travisamento manifesto, è inammissibile in quanto attinente a questioni valutative riservate al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4483/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 31/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Udito il P.G. in persona del Dott. Izzo;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo il…

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