Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 256 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:256SENT

Massima

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Il ricorso proposto contro un provvedimento repressivo (come un ordine di demolizione) diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora l'interessato abbia attivato il procedimento per ottenere la concessione edilizia in sanatoria ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47/1985 (ora art. 36 del d.P.R. n. 380/2001). Ciò in quanto, a seguito della presentazione dell'istanza di sanatoria, il provvedimento repressivo precedentemente adottato deve essere sostituito o dalla concessione in sanatoria (espressa o implicita) o da un nuovo provvedimento sanzionatorio. In tali casi, il ricorso giurisdizionale perde il suo oggetto e diviene privo di interesse, essendo venuta meno l'utilità pratica della sua decisione. Il Giudice amministrativo, pertanto, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, senza poter entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato. Tale principio, affermato dalla costante giurisprudenza, mira a evitare un inutile dispendio di attività processuale, garantendo al contempo l'effettività della tutela giurisdizionale attraverso il coordinamento tra il procedimento giurisdizionale e quello amministrativo di sanatoria. La declaratoria di improcedibilità lascia impregiudicata la possibilità per l'interessato di impugnare, in un eventuale successivo giudizio, il provvedimento finale adottato all'esito del procedimento di sanatoria, qualora ritenuto lesivo dei propri diritti o interessi.

Sentenza completa

N. 00457/1999
REG.RIC.

N. 00256/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00457/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 457 del 1999, proposto da:
Buonocore Gerardo e Mansi Annunziata, quest’ultima quale coniuge superstite ed erede del primo, rappresentati e difesi, come da mandato a margine del ricorso e successivo atto di intervento, dall'avv. Mario Farace, presso il cui studio elettivamente domicilia in Salerno al C/so Garibaldi n. 5;

contro

il Comune di Minori, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 24 del 12 novembre 1995, in pari data notificata, e degli atti annessi e connessi, presupposti, colleg…

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