Il verbale di accertamento di una violazione del Codice della Strada, redatto da un pubblico ufficiale, fa piena prova fino a querela di falso circa i fatti attestati come da lui compiuti o avvenuti in sua presenza, senza margine di apprezzamento discrezionale, nonché sulla provenienza del documento e sulle dichiarazioni delle parti. Pertanto, in caso di accertamento di eccesso di velocità mediante autovelox, il verbale prova che lo strumento sia stato utilizzato nel luogo e nel tempo indicati e abbia fornito all'agente accertatore i dati ivi riportati. La validità della sanzione amministrativa è subordinata alla preventiva segnalazione della postazione di rilevamento della velocità, la cui distanza dal punto di misurazione deve essere valutata in relazione allo stato dei luoghi, senza che sia necessaria una distanza minima o la ripetizione della segnalazione dopo ogni intersezione, purché non superiore a quattro chilometri e tale da garantire il tempestivo avvistamento da parte degli utenti della strada in relazione alla velocità locale predominante.