Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 1004 del 2018

ECLI:IT:TARBS:2018:1004SENT

Massima

Il proprietario di una strada privata non può essere obbligato a subire la realizzazione di opere pubbliche, come piste ciclopedonali o parcheggi, sulla propria proprietà senza il suo consenso, salvo che la strada non sia stata qualificata come ad uso pubblico con provvedimento motivato dell'autorità competente. L'Amministrazione comunale, nell'esercizio della propria potestà pianificatoria, deve bilanciare adeguatamente gli interessi pubblici e privati coinvolti, motivando puntualmente le scelte urbanistiche che incidono sulla proprietà privata, nel rispetto del principio di ragionevolezza e di parità di trattamento.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/10/2018

N. 01004/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00904/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 904 del 2011, proposto da Maffeis Giovanni e Negri Mirella, rappresentati e difesi dagli avv.ti Paolo Giudici ed Enrico Codignola, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Brescia, alla via Romanino n. 16

contro

il Comune di Mapello, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio

per l'annullamento

- della delibera del Consiglio Comunale di Mapello n. 22 del 30 marzo 2011, pubblicata dal 15 aprile 2011 al 30 aprile 2011 all’Albo Pretorio, avente ad oggetto: nuovo Piano di Governo del Territorio. Esame osservazioni e controdeduzioni. Approvazione documenti costi…

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