I procedimenti amministrativi diretti a sanzionare abusi edilizi sono sospesi ex lege sino alla scadenza del termine per la presentazione della domanda di condono, sicché l'ordinanza demolitoria adottata nonostante tale sospensione è da ritenersi illegittima. In particolare, ai sensi dell'art. 44 della L. n. 47 del 1985, richiamato dall'art. 32 comma 25 del D.L. n. 269 del 2003, la sospensione opera fino alla scadenza del termine per la presentazione della domanda di condono, termine che è stato più volte prorogato dal legislatore, come nel caso di specie in cui il provvedimento sanzionatorio è stato adottato durante il periodo di sospensione ex lege. Pertanto, l'adozione di un provvedimento demolitorio in violazione della sospensione legislativamente prevista determina l'illegittimità dello stesso, con conseguente annullamento. La ratio della sospensione è quella di consentire ai soggetti interessati di regolarizzare la propria posizione edilizia attraverso la presentazione della domanda di condono, evitando così l'adozione di provvedimenti sanzionatori in un momento in cui è ancora possibile accedere a tale istituto. Tale principio, affermato dalla consolidata giurisprudenza, mira a tutelare le posizioni dei privati e a garantire la coerenza e l'uniformità dell'azione amministrativa in materia edilizia.