Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41069 del 26 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41069PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La responsabilità penale per il reato di lesioni volontarie gravi può essere affermata quando, all'esito di un'attenta e penetrante valutazione delle risultanze probatorie, emerga che la lesione traumatica riportata dalla persona offesa sia stata cagionata dall'azione violenta degli imputati, anche se in un contesto di reciproca aggressività, e non possa essere ricondotta ad altre cause accidentali. La mera possibilità di diverse ricostruzioni fattuali, prospettate dagli imputati, non è sufficiente a inficiare la motivazione della sentenza di condanna, ove questa risulti logica e coerente nell'individuare la dinamica dell'evento lesivo sulla base delle dichiarazioni testimoniali e degli altri elementi di prova acquisiti. Inoltre, l'intervento della persona offesa in difesa di un amico già aggredito non può essere considerato come provocazione idonea ad attenuare la responsabilità degli imputati, quando lo stato d'ira di questi ultimi risulti preesistente e determinato da altri fattori. In tali ipotesi, il giudice di legittimità non può riesaminare il merito della decisione, sostituendo la propria valutazione dei fatti a quella compiuta dal giudice di merito, il quale ha il compito di apprezzare criticamente le risultanze probatorie e di ricostruire in modo logico e coerente la dinamica dell'evento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. GI. , N. IL (OMESSO);

2) AR. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 24/10/2008 CORTE DI APPELLO di BOLOGNA;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Francesco Mauro Iacoviello, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Uditi i difensori Avv. A…

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