Cassazione penale Sez. V sentenza n. 50740 del 28 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:50740PEN

Massima

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Il reato di violenza privata si differenzia da quello di minaccia in quanto nella violenza privata la minaccia o la violenza fisica costituiscono il mezzo per costringere taluno a fare, tollerare od omettere qualcosa, con evento di danno rappresentato dal comportamento coartato del soggetto passivo, mentre nella minaccia l'atto intimidatorio è fine a sé stesso e per la sussistenza del reato è sufficiente che l'agente ponga in essere la condotta minatoria in senso generico, trattandosi di reato formale con evento di pericolo. Pertanto, qualora la condotta dell'imputato sia diretta a costringere la persona offesa a lasciare libero un parcheggio mediante la prospettazione del pericolo di morte, tale condotta deve essere riqualificata come tentativo di violenza privata ai sensi degli articoli 56 e 610 c.p., con conseguente annullamento della sentenza di assoluzione e trasmissione degli atti al Procuratore della Repubblica competente per il corso ulteriore dell'azione penale. L'acquisizione al fascicolo dibattimentale dei verbali di sommarie informazioni testimoniali, consentita ai sensi dell'art. 431 c.p.p., deve essere considerata dal giudice ai fini della decisione, in osservanza degli artt. 431 e 491 c.p.p., mentre la querela può essere utilizzata solo ai fini della procedibilità dell'azione penale, salvo che non risulti impossibile la testimonianza dell'autore della denuncia-querela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procura Generale presso la Corte d'Appello di Reggio Calabria, nella persona del sostituto procuratore dott. ((omissis));
avverso la sentenza del Giudice di Pace di Palmi resa in data 11.7.2014 di assoluzione di (OMISSIS) per il reato di cui all'articolo 610 c.p.;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Pr…

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