Il beneficio della sospensione condizionale della pena, ai sensi dell'art. 163 c.p., comma 1, ultima parte, può essere concesso esclusivamente per la pena detentiva e non anche per la pena pecuniaria, anche quando quest'ultima sia stata applicata congiuntamente alla pena detentiva nell'ambito di un procedimento di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. Pertanto, la concessione della sospensione condizionale della pena anche per la pena pecuniaria risulta illegittima e comporta l'annullamento senza rinvio della relativa sentenza, con conseguente trasmissione degli atti al giudice di primo grado per un nuovo giudizio. La motivazione della sentenza deve altresì esaminare adeguatamente la sussistenza dei presupposti per la concessione dell'attenuante del fatto di lieve entità prevista dall'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, in quanto tale valutazione incide sulla determinazione della pena applicabile. Il principio di diritto enunciato mira a garantire il rispetto della legalità e della proporzionalità della pena, nonché l'esigenza di una corretta e completa motivazione delle decisioni giurisdizionali, in conformità ai canoni del giusto processo e del diritto di difesa.