Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 18648 del 17 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:18648PEN

Massima

Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai fini dell'applicazione della misura della custodia in carcere, può essere legittimamente desunto dalla gravità delle modalità di commissione del fatto, dalla personalità dell'imputato e dal suo coinvolgimento in traffici illeciti di stupefacenti svolti in modo continuativo e professionale, senza che sia necessaria un'analitica dimostrazione dell'inidoneità di ogni altra misura cautelare meno afflittiva. Pertanto, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione di tali elementi, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità o mancanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - rel. Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) AL. FR. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 6824/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 14/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. D'ISA Claudio;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio conclude per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

AL. FR. propone ricorso per cassazione avverso l'ordinanza, in data 14.10.2009, del Tribunale di Napoli - sezione riesame - con cui e' stato rigetta…

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