Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47891 del 22 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:47891PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura di prevenzione della sorveglianza speciale e della confisca dei beni può essere legittimamente applicata anche in assenza di una condanna definitiva, purché sussista un quadro indiziario grave e concordante circa l'appartenenza del soggetto a un'associazione di stampo mafioso e la sua attuale pericolosità sociale. Il giudice di merito, nel valutare la pericolosità sociale del proposto e la sproporzione tra il suo reddito e il patrimonio, può fare legittimo affidamento sugli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza, senza necessità di disporre una perizia, ove ritenga tali elementi probatori esaustivi e congrui. La preclusione derivante da un precedente giudicato non opera quando la revoca di un precedente provvedimento di confisca sia stata determinata dalla semplice cessazione della misura di prevenzione, senza alcuna pronuncia sulla proporzionalità del patrimonio rispetto al reddito dichiarato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO ((omissis)) del 06/12/2 -

Dott. ROMBOLA' ((omissis)) SENTE -

Dott. BONITO ((omissis)) S. Consigliere N. 3 -

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) S. rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. LA POSTA ((omissis)) N. 28517/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. RO. AN. N. IL (OMESSO);

2) LA. RO. DO. N. IL (OMESSO);

3) CE. TO. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 145/2008 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 03/12/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) SEVERINA CAPRIOGLIO;

lette le conclusioni del PG. che ha chiesto l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

1. Con d…

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