Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33297 del 29 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:33297PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di atti persecutori (c.d. stalking) si configura quando la condotta dell'imputato, già legato da relazione sentimentale alla persona offesa, si concretizza in una serie di azioni reiterate, tali da cagionare un perdurante e grave stato di ansia e di paura nella vittima, ovvero da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o per quella di persone a lei vicine. La sussistenza del reato non richiede necessariamente la prova di minacce o molestie dirette alla persona offesa, essendo sufficiente la dimostrazione di una condotta complessivamente idonea a compromettere gravemente la qualità di vita della stessa, anche attraverso azioni indirette, come il pedinamento, l'invio di messaggi o la collocazione di oggetti nella sua sfera privata. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può fare affidamento sulle dichiarazioni della persona offesa, purché sorrette da riscontri oggettivi, senza che sia necessario un accertamento medico-legale dell'evento lesivo. La circostanza aggravante relativa alla preesistenza di una relazione affettiva tra imputato e vittima è applicabile anche quando il rapporto sia cessato al momento della realizzazione degli atti persecutori, in quanto la norma mira a tutelare la vittima in ragione della particolare vulnerabilità derivante dalla pregressa relazione. La concessione della sospensione condizionale della pena può essere esclusa in presenza di precedenti penali, anche di lieve entità, che inducano a ritenere probabile la commissione di ulteriori reati da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/04/2015 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 10/05/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPUTO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di Cassazione Dott. Fraticelli M., che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente alla sospensione della pena e il rigetto nel resto.
Uditi altresi'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.