Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19503 del 21 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19503PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La nuova emissione di una misura cautelare restrittiva della libertà personale è consentita soltanto a seguito di una nuova sentenza di condanna dell'imputato, e non può essere disposta dal giudice del rinvio nel caso in cui la precedente sentenza di condanna sia stata annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione, determinando la perdita di efficacia della misura cautelare ai sensi dell'art. 300, comma 5, c.p.p. Tale disposizione normativa, volta a tutelare le istanze di libertà personale, non ammette interpretazioni analogiche o estensive, dovendo essere applicata in modo rigoroso e restrittivo. Il giudice del rinvio, pertanto, non può emettere una nuova ordinanza cautelare prima che intervenga una nuova sentenza di condanna, a prescindere dalla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza o di esigenze cautelari, in quanto la legge pone un divieto espresso in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale di Bari;

avverso l'Ordinanza del Tribunale della Liberta' di Bari del 3.12.2009 che annullava precedente Ordinanza della Corte d'Assise d'Appello di quella citta';

nel proc. a carico di:

CI. Em. , nato l'(OMESSO).

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dott. ((omissis))mo Sandrelli;

E' presente l'avv. ((omissis)) del Foro di Bari, difen…

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