La revoca dell'autorizzazione all'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti per incompatibilità con la normativa vigente non comporta l'obbligo per l'amministrazione comunale di individuare una nuova area per il suo ricollocamento, atteso che il provvedimento ha ad oggetto esclusivamente la cessazione dell'attività nell'impianto esistente e non il suo trasferimento. Inoltre, l'iniziativa volta ad ottenere eventuali deroghe all'adeguamento degli accessi dell'impianto deve essere assunta dalla parte interessata e non può essere posta a carico dell'amministrazione, la quale è tenuta solo a valutare la richiesta eventualmente presentata. Infine, la mancata verifica di compatibilità dell'impianto entro il termine del 30 giugno 1998, pur se prevista dalla normativa di settore, non esclude la successiva verifica di compatibilità effettuata dall'amministrazione comunale in forza di apposita disciplina regolamentare regionale, atteso che tale termine non riveste carattere perentorio.