Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35932 del 15 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:35932PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) si configura quando vi è un accordo destinato a costituire una struttura permanente in cui i singoli associati divengono, ciascuno nell'ambito dei compiti assunti o affidati, parti di un "tutto" finalizzato a commettere una serie indeterminata di delitti. La partecipazione all'associazione mafiosa richiede la consapevolezza e la volontà di far parte del sodalizio criminoso, contribuendo in modo stabile e permanente alla realizzazione del programma delinquenziale comune, con la consapevolezza di operare nell'ambito di un'unica associazione e di contribuire con i propri apporti alla realizzazione del fine di trarre profitto. Il dolo specifico dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. (agevolazione mafiosa) richiede la precisa volontà di agevolare l'organizzazione criminale di riferimento, non coincidendo con la mera consapevolezza del carattere mafioso del proprio interlocutore. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è necessaria la presenza di una complessa ed articolata organizzazione dotata di notevoli disponibilità economiche, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, sia pure rudimentali, per il perseguimento di un fine comune, in modo da concretare un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, col contributo dei singoli associati. La valutazione della gravità indiziaria e della sussistenza delle esigenze cautelari rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICHELI Paolo - Presidente

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/03/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. SENATORE VINCENZO, che conclude per l'inammissibilita'.
udito il difensore l'avv. GIUSEPPE DI RENZO si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza del 3 marzo 2020 il Tribunale del riesame di Catanzaro, in parziale riforma del provvedimento del G.I.P. presso il Trib…

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