Consiglio di Stato sentenza n. 4121 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4121SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La concessione di un impianto sportivo comunale può essere legittimamente revocata dal Comune concedente per gravi e reiterate inadempienze del concessionario agli obblighi contrattuali, in particolare per il mancato pagamento dei canoni dovuti, per l'omessa esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari a garantire la sicurezza e la fruibilità dell'impianto, nonché per l'assenza di dotazioni obbligatorie come i defibrillatori. La risoluzione del contratto di concessione per tali inadempimenti comporta la decadenza del concessionario dal titolo originario di affidamento, anche qualora questo fosse stato conferito con un precedente atto amministrativo, senza che sia necessaria una nuova deliberazione comunale. La convenzione successivamente stipulata tra le parti, che abbia modificato gli obblighi originari del concessionario, ha natura novativa e sostituisce integralmente il precedente rapporto concessorio. Pertanto, la dichiarazione di decadenza dalla concessione può legittimamente fondarsi sugli inadempimenti riscontrati in relazione agli obblighi previsti nell'ultima convenzione, senza che assuma rilievo la precedente delibera di affidamento. Il mancato pagamento dei canoni, anche se rateizzato su richiesta del Comune, integra una grave violazione contrattuale che giustifica la risoluzione della concessione, così come l'omessa esecuzione degli interventi di manutenzione necessari a garantire la sicurezza e la fruibilità dell'impianto, inclusi quelli relativi alle parti comuni come la terrazza sovrastante gli spogliatoi. Tali inadempimenti, accertati anche da altri enti preposti al controllo, rendono legittima la dichiarazione di decadenza dalla concessione, senza che assuma rilievo la contestazione relativa al divieto di subconcessione, qualora questa non sia stata espressamente posta a fondamento del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/05/2024

N. 04121/2024REG.PROV.COLL.

N. 01825/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 1825 del 2019, proposto da
Centro Sportivo Gavette, in persona del legale rappresentante
pro tempore,
rappresentato e difeso dall'avvocato Laura Gatti, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

contro

Comune di Genova, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Maria Paola Pessagno e Laura Burlando, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria – Genova, Sezione I, 11 febbraio 2019, n. 121, resa tra le parti;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.