Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 388 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:388SENT

Massima

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Il rilascio del permesso di costruire in sanatoria da parte dell'amministrazione comunale, a seguito di opere edilizie abusive precedentemente contestate, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente all'impugnazione delle relative ordinanze di demolizione, rendendo i ricorsi proposti improcedibili per sopravvenuto difetto di interesse. Tale principio trova applicazione anche quando le ordinanze di demolizione siano state emesse in tempi diversi ma riguardino il medesimo fabbricato abusivo, in ragione della connessione soggettiva ed oggettiva tra i ricorsi. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità dei ricorsi, disponendo la compensazione integrale delle spese di giudizio, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente a seguito del rilascio del titolo edilizio in sanatoria.

Sentenza completa

N. 00363/1995
REG.RIC.

N. 00388/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00363/1995 REG.RIC.

N. 01945/1995 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 363 del 1995, proposto da:
Calabrese Giuseppe, rappresentato e difeso dagli Avv. Roberto Gava e Lodovico Visone, con domicilio eletto, in Salerno, alla via dei Principati, n. 17/B;

contro

Comune di S. Giovanni a Piro, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

sul ricorso numero di registro generale 1945 del 1995, proposto da:
Calabrese Giuseppe, rappresentato e difeso dagli Avv. Roberto Gava e Lodovico Visone, con domicilio eletto, in Salerno, alla via dei Principati, n. 17/B;

contro

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