La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera pubblica, ai sensi dell'art. 12, comma 1, lett. a), del d.P.R. n. 327/2001, si intende disposta quando l'autorità espropriante approva il progetto definitivo dell'opera "a tale fine". Pertanto, l'approvazione del progetto definitivo di un'opera pubblica, effettuata esclusivamente al fine di ottenere il finanziamento regionale e senza che sia stata contestualmente dichiarata la pubblica utilità dell'opera, non è idonea a far sorgere in capo ai proprietari dei beni interessati dall'opera un interesse giuridicamente tutelato all'impugnazione degli atti di approvazione del progetto, in quanto in tale fase non si è ancora perfezionata la dichiarazione di pubblica utilità e non è stato avviato il procedimento espropriativo. In tale ipotesi, il ricorso giurisdizionale è inammissibile per difetto di interesse, in quanto la lesione degli interessi del ricorrente non costituisce una conseguenza immediata e diretta degli atti impugnati, ma rimane una mera eventualità subordinata all'adozione di ulteriori provvedimenti da parte dell'amministrazione.