Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4539 del 8 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4539PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La legittima difesa, quale causa di giustificazione del reato di lesioni personali, richiede la sussistenza di tutti i suoi elementi costitutivi, tra cui la necessità di difendersi da un'aggressione attuale e ingiusta. Tale necessità deve essere valutata in concreto dal giudice di merito, il quale deve accertare se la reazione dell'imputato, anche se provocata da una percepita possibilità di aggressione, sia stata proporzionata all'offesa subita, tenendo conto delle specifiche circostanze del caso, come l'età e le condizioni fisiche delle parti coinvolte. Il giudice di legittimità, nel controllo della motivazione, non deve sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma limitarsi a verificare la logicità e la plausibilità dell'apprezzamento compiuto, senza poter riesaminare autonomamente gli elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. AD. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 14/2008 TRIBUNALE di LECCO, del 09/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ULIANA ARMANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

La.Ad. proponeva ricorso per …

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