Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46305 del 23 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:46305PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza impugnata, non può procedere ad una rinnovata valutazione dei fatti o ad una rivalutazione del contenuto delle prove acquisite, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice del merito. Il vizio della manifesta illogicità della motivazione deve essere evincibile dal testo del provvedimento impugnato e deve avere carattere di macroscopica evidenza, restando ininfluenti le minime incongruenze e dovendo il ricorrente indicare specificamente quale sia il punto della motivazione che appare viziato dalla supposta illogicità e da cosa tale illogicità vada desunta. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la coerenza strutturale della decisione, la congruenza delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento e l'assenza di difetto o contraddittorietà della motivazione. Pertanto, le censure che si limitano a fornire una versione alternativa del fatto, senza indicare specificamente i vizi della motivazione, sono manifestamente infondate. Inoltre, la pedissequa reiterazione di motivi già dedotti in appello e motivatamente disattesi dal giudice di merito rende il ricorso inammissibile, in quanto non assolve la funzione tipica di critica puntuale avverso la sentenza impugnata. Infine, il giudice di legittimità non può sindacare il diniego delle attenuanti generiche in presenza di congrua, sebbene sintetica, giustificazione argomentativa resa dal giudice di merito, né può censurare la determinazione della pena nel caso in cui il giudice di merito abbia richiamato gli elementi ritenuti rilevanti o determinanti nell'ambito della complessiva applicazione dei criteri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. ((omissis)) - est. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
e di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza della Corte d'appello di Caltanissetta, seconda sezione penale, n. 321/2014, in data 23.12.2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
preso atto della ritualita' delle notifiche e degli avvisi;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. (…

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